Un giorno il mio amico Gianfranco mi porta il suo amato Pavilion DV2000 che già da tempo fa “capricci” con la retroilluminazione dicendomo “è morto definitivamente!!”. In effetti da una prima analisi la retroilluminazione non ne vuole sapere di ripartire (a volte lampeggia a mò di discoteca), così preparandolo al peggio (inverter da riparare o peggio ancora lampada da sostituire) gli prometto che gli avrei dato un’occhiata.
L’aperture del monitor è molto semplice: si tolgono i gommini che ricoprono le viti e successivamente le viti stesse, poi si procede con il disassemblare i due gusci che racchiudono il display. Per questa operazione si tende spesso ad utilizzare dei cacciaviti, mi raccomando NON LO FATE altrimenti danneggiate tutto il bordino lasciando dei segni evidenti di forzatura, è sconsigliabile anche l’utilizzo di lame e di taglierini che, anche se più sottili, danneggiano ugualmente la plastica. Il mio consiglio è quello di procurarvi uno di quei kit cinesi che si trovano per pochi euro su ebay per l’apertura dei cellulari e delle consolle: questi kit contengo, oltre a dei semplicissimi plettri per chitarra, degli attrezzi di plastica. Il trucco infatti è quello di utilizzare un attrezzo sottile e flessibile, che “ceda” al posto della scocca del pc o del telefonino.
Procuratomi uno di questi attrezzi lo infilo tra i due gusci e scorro lungo di essi aiutandomi con le mani a tenerlo aperto ed a non farlo richiudere: in pochi minuti mi ritrovo con il portatile fatto a pezzi (se lo vedesse Gianfranco !!!).
Da una prima occhiata non si vede niente di anomalo, i cavi sembrano collegati correttamente e non vi sono segni evidenti di bruciature di componenti, procedo così con la rimozione dell’inverter tenuto alla scocca tramite due viti. Appena rimuovo la plastica che ricopre il trasformatore di uscita saltano subito agli occhi due saldature in pessimo stato, sono “fredde”e presentano lungo tutto il contorno del reoforo una sottile lesione: sono queste due saldature la causa del mancato funzionamento della retroilluminazione, probabilmente il calore e l’elevata tensione in gioco, a lungo andare le hanno danneggiate.
Decido così di ripristinarle e, dato che mi trovo, spargo flussante un pò su tutte le saldature, vi passo poi sopra lo stilo ad aria calda e pulisco poi per bene con abbondante alcool etilico. Per le saldature del trasformatore mi sono affidato ad un piccolo saldatore stilo dato che ho deciso di “rinforzarle” aggiungendo un pò di lega di stagno e l’aria calda non è più sufficiente.
Ricollego provvisoriamente l’inverter e come speravo il tutto funziona correttamente. Rimetto quindi la plastica intorno al trasformatore e fisso il PCB dell’inverter con le viti, riassemblo quindi i due gusci tra di loro e rimetto a posto viti e gommini. Dopo qualche ora di prova e qualche sollecitazione meccanica informo Gianfranco della “rinascita” del Pavilion DV2000.